Silenzi, luce e colore - Nicola Scontrino, 2007

Quella di Assunta Grieco è una ricerca che si sviluppa su i diversi piani di elaborazionisia essi osservativi che operativi; ma il tutto necessariamente si convoglia dentro il contesto della creazione delle forme pittoriche.

Un lungo operare che si sviluppa dentro le viscere del colore e che avvolge la trama del quadro; un senso che sviluppa la percezione del proprio comunicare assolvendo in modo complesso tutte le trame del linguaggio della pittura ma anche le sostanziali complessità che spingono il senso emotivo ad elaborare un proprio linguaggio, un percorso dentro quello che sostanzialmente diventa un quaderno di viaggio, che è appunto il quadro.

Un intreccio di significazioni che sviluppa necessariamente anche delle diversità espressive dentro la costruzione immaginativa del quadro, allora il colore diventa la vera rappresentazione che svolge e costruisce tutte le possibili interpretazioni sia chediventino figurazioni sia che restino semplici elaborazioni o intrecci di colore.

Il lavoro della Grieco si sviluppa dentro questo labirinto operativo dove l’unicanecessità avvolge le cognizioni della rappresentazione ma al tempo stesso allarga quella significazione della gestualità. Un elemento complesso che trova il pieno sviluppo sul piano operativo e la sua piena enunciazione dentro la campitura del quadro, infatti la rappresentazione impone una logica che diventa soggetto del mostraree mentre questa appare diventa sicuramente altro dalla rappresentazione stessa.

Sicuramente il riferimento all’immagine come icona si pone come sintesi di una fluttuazione della rappresentazione ed il suo rappresentarsi diventa non una copia dellarealtà ma una sintesi del proprio essere, che prescinde la figurazione diventando iconadella sostanza raffigurata. Il fuggire dalla realtà ci porta dentro una sostanza diversa forse opaca ma anche trasparente, sensibile, quasi come un progetto indefinito che serve ad attirare il nostro sguardo e la nostra piena attenzione.

Il lavoro della Grieco apre questi spiragli, trasformando il senso della percezione inquello più complesso dell’attenzione.

Come in un’opera aperta in cui il definire diventalimitativo e l’osservare resta l’unico modo di avvicinamento al senso dell’opera stessa. Solo la dimensione della percezione del colore definisce ed ingrandisce i motivi della trasmissione del segno pittorico costruendo una sua dimensione visionaria. La pittura allora diventa gioco, un gioco che traduce forze e sistemi della cultura su cuisi andranno a definire nuove sostanze ma anche nuove realtà. In tutto questo le parafrasi della pittura di Assunta Grieco trovano pieno riscontro, oltreil definire le proprie reali metafore linguistiche e rappresentative; un modo del fare chetrova nell’arte ampio riscontro e forse nuovi spiragli del comunicare.

Un continuo coniugare il senso del sogno con il contesto della realtà ed è in questo che il fare pittura per la Grieco significa continuare a far rinascere sempre quelle ancestrali motivazioni che solo il senso della cultura dell’arte possiede; infatti ilcontinuo processo evolutivo espressivo trascende la con testualità della soggettività per enunciarsi in più vasto mondo delle essenze che solo la propria esistenza riesce acollocare nella giusta dimensione dello spazio della vita.


Nicola Scontrino

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